7 ott 2010

La dichiarazione d'amore di un filosofo vale doppio

Una volta hanno chiesto all'ormai anziano filosofo André Gorz quali fossero state, tirando le somme di una vita, le sue maggiori influenze. Questa la risposta:

«C'è stato Sartre, certo, c'è stato Illich. Ma le influenze più importanti non sono necessariamente quelle delle persone importanti. Dal 1947 a oggi, l'influenza più forte e costante è stata quella di "Dorine senza la quale nulla sarebbe", la mia compagna, che mi ha rivelato che non era impossibile amare, essere amato, sentire, vivere, avere fiducia in se stessi. Siamo cresciuti ed evoluti l'uno grazie all'altra, l'uno per l'altra. Senza di lei non sarei probabilmente riuscito ad accettarmi. Senza Sartre, probabilmente non avrei trovato gli strumenti per pensare e superare quel che la mia famiglia e la storia mi avevano fatto. Dacchè ho scoperto l' "Essere e il nulla" , ho avuto il sentore che quel che Sartre diceva della condizione ontologica dell'uomo corrispondesse alla mia esperienza. Fin dalla prima infanzia avevo avuto esperienza dell'angoscia, della certezza di un'esistenza senza scopo, di non corrispondere a ciò che gli altri si aspettavano da me, di non potermi far capire da loro. L'esperienza, insomma, della contingenza, dell'ingiustificabilità, della solitudine di ogni soggetto.»



A pensarci bene, una delle più belle dichiarazioni d'amore di sempre.