29 ott 2009

Quando il cattolicesimo perde la testa... per una testa (e non solo per quella).

Sono stato a Siena di recente e ho visitato la basilica di San Domenico.
Mi aggiravo per l'edificio in rispettoso silenzio (ci tengo a dire: rispettoso più verso le persone in preghiera che verso l'edificio e il suo presunto 'padrone di casa').
In ogni modo, ho notato una comitiva accalcatasi affannosamente in un punto particolare della chiesa. Guardando meglio ho intravisto dietro di loro una cappelletta, con tanto di ringhiera in ferro per tenerli a debita distanza. Ho cercato allora di capire di cosa si trattasse, visto l'evidente interesse mostrato da questi turisti e visto che un'apposita recinzione circondava la zona. Mistero svelato: era la teca con la testa di S. Caterina. Una vera 'sciccherìa' di reliquia, devo ammettere...

Vi dò ora alcune informazioni sulla sacra testa (fonte: http://www.caterinati.org/luoghi_reliquie.htm)



La testa di S. Caterina è la reliquia più importante, conservata in San Domenico. Fu staccata dal corpo nel 1831 per volere di Papa Urbano VI. Nella celletta della santa sono conservati anche il sacco che contenne la testa, il pomo del bastone cui la santa s'appoggiava e la lampada che spesso usava (delle specie di reliquie 'per osmosi', direi).
Per quattro anni la testa rimane in un armadio della sacrestia della basilica, ma poi si decide di renderle i giusti onori: nel maggio 1835 una grossa processione condusse ufficialmente la testa nel posto che le spettava (che non era evidentemente il resto del corpo, bensì la cappelletta costruita all'uopo).
Non è tutto: anche il suo dito è conservato in San Domenico, col quale si dà tuttora la benedizione alle Forze Armate in occasione delle Feste internazionali in onore della santa.
Ulteriori reliquie sono le cordicelle con le quali la santa si auto-disciplinava e il busto in bronzo che contenne la testa per anni. Qui cito testualmente il sito perchè è splendido (!) :

"Questa reliquia [ il dito] , insieme alle cordicelle con le quali la mantellata senese era solita disciplinarsi e al busto in bronzo che per tanti anni ha contenuto e protetto la testa, è conservata nella teca posta nella parete destra della Basilica, teca che attualmente è stata tolta per far posto ad un'altra, di artistica realizzazione, opera dell'architetto senese Sandro Bagnoli, dove troveranno migliore collocazione sia il dito che le altre reliquie della Santa; questa realizzazione è dovuta alla sensibilità dimostrata dalla dottoressa Laura Martini della Soprintendenza dei beni artistici e alla perseveranza del parroco Padre Scarciglia"

In una chiesa veneta c'è poi il piede della santa, mentre nel Duomo di Siena troviamo una costola, che però è stata donata (con spirito di carità cristiana, direi) ad un santuario in Belgio. Il suddetto santuario, per la verità, aveva già in suo possesso una santa reliquia di Caterina: una scaglia della sua scapola. Tuttavia gli mancava comunque il 'pezzo da novanta', ovvero la testa in 'ossa ed ossa' della santa. E dunque hanno "tagliato la TESTA al toro", pensando bene di riprodurre la capoccia della beata in scala ridotta e usando la cera. Si legge sul sito, cito testualmente: "[...] una testina in cera raffigurante la Santa".

Bontà loro.

Di cose da dire ne ho tante, ma sarò breve, lasciando spazio ai commenti (spero numerosi). Innanzitutto è esteticamente orrenda l'esposizione di una testa, soprattutto perchè è in parte scarnificata e mostra porzioni di sottocute. Sulla "sensibilità artistica" della sovrintendente ai beni culturali di Siena non mi pronuncio...
In secondo luogo, è possibile mai definire 'tribali' i culti degli aborigeni, quando poi nel fantastico ed avanzato mondo occidentale contemporaneo rimaniamo meravigliosamente simili ai 'cacciatori di teste' africani? E poi: il paganesimo non dovrebbe essere tenuto fuori dal culto cattolico? Nell'Antico e nel Nuovo Testamento, che io sappia, non si ravvisa mai alcun invito alla venerazione di idoli (o di 'pezzi' di qualcuno o qualcosa). Anzi, tutt'altro.
Per quanto riguarda la benedizione delle Forze Armate, impartita col 'sacro dito' di Santa Caterina, direi che innanzitutto sono curioso di assistere a questo sventolamento di dita mozze. E poi vorrei far notare che si vanno benedicendo LE FORZE ARMATE, proteggendo e glorificando in tal modo gli eserciti, le armi e il loro utilizzo (seppur a difesa di un popolo). Non solo dunque esse vengono legittimate, ma perfino 'rinforzate' idealmente per mezzo della salvaguardia divina impartita dai celebranti, ministri del culto. Francamente non ho tempo (nè voglia) di reperire i passi neotestamentari opportuni, ma sono sicuro che Gesù non sarebbe stato dell'opinione che una spada andava 'unta' divinamente, non credete?
Mi rivolgo ai credenti: non trovate ASSURDO questo modo di vivere il culto, soprattutto un culto il cui esponente di spicco è Gesù Cristo? Gesù Cristo che, esistito o no, è una figura comunque assoluta ed essenziale nella storia del pensiero e dell'etica. E che mai, dico mai, avrebbe condiviso tutto ciò ed altre amenità tipiche del cattolicesimo. Non serve essere esperti dell'ortodossia per sostenere quello che sto dicendo. Tra il resto sfido chiunque a sostenere il contrario.

Ad ogni modo, l'invito che rivolgo ai credenti è di "usare la testa" (possibilmente la propria testa e non quella dei santi).

Un abbraccio.

Ps: un ringraziamento doveroso va a Francesca, la quale mi ha fatto effettivamente notare la scabrosità di una testa esposta alla pubblica venerazione. Di qui l'idea di postarlo sul blog. Inoltre, sempre lei, mi ha fatto notare uno strano fenomeno, da lei stessa battezzato 'reliquia per osmosi': tutto ciò che entra in contatto con la persona santa o coi suoi organi viene reputato a sua volta 'santo'. Mutande incluse. O no?

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