31 ott 2009

Obiezione corposa al mio precedente blog (sulla testa della Santa)

Salvatore, un ragazzo che conosco di persona, è un mio amico meridionale (come me) e che, da meridionale, sicuramente avrà vissuto di persona molti moldi particolari di vivere la religione (soprattutto al Sud). Per cui sono felice che abbia scritto un'interessantissima e corposa obiezione al post precedente su S. Caterina. Lo riporto di seguito, perchè lui non c'è riuscito (a proposito, se avete problemi a postare i commenti contattatemi su Facebook):

-- L'esposizione di reliquie, religiose o pagane, non ha nulla a che fare con l'estetica: il significato e l'importanza di una reliquia è altrove, e credo vada rispettata, qualsiasi sia la sua natura; non farlo sarebbe non rispettare i fedeli. Ti invito ad informarti meglio sui millenni di storia in merito, soprattutto per capire che la venerazione delle reliquie è insita nelle consuetudini consolidate di numerosissimi popoli e non un evento limitato alla sfera cristiana.
Il termine "tribale" non è affatto offensivo (è organizzazione sociale in tribù o al massimo la cultura delle società tribali...punto!); cosa c'entrano i cacciatori di teste con l'Africa? altro errore assurdo è la confusione tra "venerazione" e "adorazione, che conoscono anche i bambini di 10 anni: in nessun passo delle Scritture vi è un divieto di venerare "altro Dio"; se non fosse così, come mi spieghi il pullulare di madonne, santi, beati e martiri in tutto il cristianesimo senza che nessuno abbia mai alzato un dito!? diverso è il discorso per i musulmani, per i quali sappiamo che è addirittura vietato alcun tipo di raffigurazione della divinità.
sulle forze armate: non è che si benedice l'esercito in quanto corpo o in quanto "arma" per annientare gli infedeli...si benedicono le persone che fanno quel lavoro, spesso anche rischioso per la vita. inutile star qui a parlare di trattati internazionali o della disciplina dell'uso della forza, ma in generale non penserei alle forze armate esclusivamente come a coloro che fanno guerre e ammazzano: fanno anche molto altro, basti pensare agli agenti di scorta o ai caschi blu (che fanno peacekeeping).
infine, Gesù è esistito ed è un FATTO storico; non è assurdo vivere in questo modo il culto...poiché nessun modo di vivere alcun culto è assurdo..va accettato e capito, soprattutto per rispettare chi professa. ti scrive uno ke non crede (e soprattutto non ha simpatia per queste vivisezioni o cmq in generale per la fede vissuta in questo modo). il punto è ke il tuo articolo, nonostante abbia il fine di "aprire le menti" di fedeli e non, rischia di porre dei paraocchi: tutto è scritto in un'ottica troppo ristretta, senza saper bene di cosa si parla e soprattutto con l'unica aspirazione di criticare (o meglio sbeffeggiare).
p.s. = non avevo tempo (né voglia, visto anche che viviamo a 2 passi) di approfondire meglio ciò che intendevo dire e forse dal modo in cui ho scritto non è stato chiaro il bersaglio della mia critica. magari ne parleremo da vicino ---

Questo è il suo commento. Io ovviamente avrei di che rispondere, però aspetterei per qualche giorno l'intervento di qualcun altro, dopodichè inserirò le mie idee.

Un caro saluto,

Luca

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ciao Luca, sono Guido.
    Se posso vorrei proporre una breve riflessione all'autore dell'obiezione di cui sopra:
    sbaglio o il secondo dei dieci comandamenti (secondo per modo di dire visto che il decalogo originale non era numerato; vedi Esodo per esempio) nella formula originale recitava:
    "Non ti farai idolo, né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né dio ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai."?
    Il testo ebraico è ancora più completo e perentorio.
    Quindi mi chiedo: una critica all'idolatria cattolica (dico cattolico perchè effettivamente non conosco altra religione diffusa che fa uso maggiore di statuette, icone o quant'altro) risulta veramente infondata? Non è una violazione del comandamento primo e principale della legge Cristiana? E' non è (il Decalogo) un testo normativo per il credente? La violazione di un Comandamento per il credente non equivale alla violazione di una norma Costituzionale per un cittadino? Non siamo comunque di fronte a due testi normativi? E' o non è (il Decalogo) legge di Dio?
    E non solo ci si fa immagine di ciò che è lassù, che si può ben spiegare, a mio avviso, con quella che è la debolezza umana e il suo dover necessariamente "vedere il segno dei chiodi e metter mano nel costato" per dover/poter credere in qualcosa, ma di ciò che è lassù se ne fa pure un vero e proprio business: mi riferisco alla compravendita e il commercio assolutamente smodati e smisurati fatti in certi luoghi e in certe occasioni (con questo voglio solo rafforzare la questione da me posta sull'idolatria, non certo entrare nel problema della religione come fenomeno economico). E' o non è violazione di quel precetto divino che vieta di farsi idolo (dal greco: eidolon = immagine) di ciò che è lassù nel cielo? (permesso che su nel cielo vi sia effettivamente qualcosa di cui farsi idolo).
    Spero di essere stato chiaro :)

    ciao
    Guido

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