Ciao, volevo aprire le danze con una poesia a me cara, scritta l'anno scorso. Mi piaceva il pensiero di condividere umilmente questa mia modesta produzione con voi. Buona lettura.
VITA AUTENTICA
La vita autentica (sì spesso trafitta!)
esige sforzo, coraggio, audacia,
ero pungente, spinoso, acacia,
oggi mi sento foglia sconfitta
I dieci gesti, gli stessi ogni giorno
rimanderanno il crack della mente
ma non son mai stati miei - mai! - per niente,
non sono un cane, io a casa non torno…
La preferenza, i tuoi gusti, ogni usanza:
è solo danza in assenza di senso
il solo ammetterlo ti crea uno scompenso?
come non detto.. non ha importanza.
Dannate formiche, enti tra gli enti,
indaffarate a far scorte invernali
di televisori a duecento canali,
viste da qui ora siete divertenti
Mi scopro sordo al richiamo insensato
mollo gli ormeggi ad ogni tramonto
ma l'alba dopo mi sento già pronto
dormite voi, ch’io navigo eccitato
Ventisei anni che studio l'orizzonte
ma il mio binocolo ormai mi confonde
il mio equipaggio? L'ho perso nelle onde:
seguiva dio, il dio camaleonte
Compagna morte, fraintesa, tradita…
scordan l’angoscia scegliendo il fragore,
dicono: “sai.. si vive.. si muore..”
credon di vincere - illusi - la partita
Mimetizzarsi per sopravvivere
non è una scelta, è istinto naturale
e ognuno prova a salvarsi, da animale.
ma a me sbranatemi: son qua fermo a scrivere.
Nessun commento:
Posta un commento